Categoria: smemorati
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occhiali rotti
Ho lasciato la mancia al boia per essere sicuro che mi staccasse la testa in una volta sola e ti assicuro non lo pagai sperando di fermarlo come mai si ritirò è un mistero e il motivo non so spiegarlo ma so andarmene lontano se nessuno mi trattiene e tornarmene a Milano nonostante le catene…
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ricordare
Sulla via del ritorno accendo la radio. I Nomadi con Io vagabondo, canta il vecchio e indimenticabile Augusto Daolio. Alzo il volume. Io un giorno crescerò e nel cielo della vita volerò Ma il bimbo che ne sa Sempre azzurra può essere l’età… Mi ritrovo a canticchiare con il magone. Già, il tempo scorre veloce.…
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bacco, tabacco o venere
La fatica di vivere (qualcuno più Grande ha scritto il mestiere di vivere) è ciò che tutti noi abbiamo in comune. Ci sono momenti in cui quella fatica prende il sopravvento sui sogni. La nostra tensione dovrà essere dedicata alla fase di riposo da quella fatica che appunto ci conduce ai sogni. Metti giù la…
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Grazie Elena
Navigare in solitaria non è la mia aspirazione più grande, quindi quando incontro persone come Elena, cerco di prenderle a bordo del mio gommone… Lo smemorato di Collegno. Sarà perché blogghiamo a nemmeno venti chilometri di distanza, ma avere un blog con il quale c’è una certa sintonia, serve per avere un altro punto di…
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neve rosso sangue
Ieri sera, L’ANPI di Racconigi, ha organizzato presso il salone San Giovanni, una serata in cui è stato presentato il libro di Piero Balbo “Combattere in Val Varaita” ed il film di Daniel Daquino “Neve rosso sangue”. La serata è stata pensata per coinvolgere tutte le generazioni con documenti e due testimoni diretti dei fatti…
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Il dono del ricordo
Fuori da ogni ricorrenza o anniversario, l’idea di ricordare quel lontano 29 maggio 1985 mi è tornata in mente, dopo aver visto la puntata, del 2 gennaio 2016, della nota trasmissione televisiva di Rai Uno “Il dono”, condotta per l’occasione da Paola Perego. Un dono, fra gli altri della puntata, è stato il racconto di…
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Buon Natale!
Sellò l’asino e vi fece sedere Maria: il figlio di lui tirava la bestia e Giuseppe li accompagnava. Giunti a tre miglia, Giuseppe si voltò e la vide triste; disse tra se: “Probabilmente quello che è in lei la travaglia”. Voltatosi nuovamente, vide che rideva. Allora le domandò: “Che cosa hai, Maria, che vedo il…
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Ricordando Mauthausen
Mauthausen (Austria), 1955 Monumento in onore degli italiani Architetto Mario Labò. In ricordo del figlio Giorgio, partigiano fucilato a Roma, e dei suoi compagni di lotta, l’autore di questo sobrio monumento utilizzò le stesse pietre che i deportati avevano estratto dalla cava del Lager e portato a spalla su per la scala della morte. Sul…