Sulla via del ritorno accendo la radio. I Nomadi con Io vagabondo, canta il vecchio e indimenticabile Augusto Daolio. Alzo il volume.
Io un giorno crescerò
e nel cielo della vita volerò
Ma il bimbo che ne sa
Sempre azzurra può essere l’età…
Mi ritrovo a canticchiare con il magone. Già, il tempo scorre veloce.
Eppure le parole, certe parole almeno, restano impresse come pietre, macigni immortali.
Se solo ricordassimo.