neve rosso sangue

Ieri sera, L’ANPI di Racconigi, ha organizzato presso il salone San Giovanni, una serata in cui è stato presentato il libro di Piero Balbo “Combattere in Val Varaita” ed il film di Daniel Daquino “Neve rosso sangue”.

La serata è stata pensata per coinvolgere tutte le generazioni con documenti e due testimoni diretti dei fatti riportati nelle opere. Un inquadramento storico ed un film sull’eccidio di Valmala fatto da giovani per i giovani. Una serata per ricordare, discutere, mettere in discussione… una serata nell’ambito delle celebrazioni della Giornata della Memoria.

Daniel Daquino spiega così la sua opera filmica: «Fin da piccolo andavo al Santuario e la lapide con quei nomi dei partigiani mi incuriosiva molto. La nostra generazione di trentenni ha avuto i nonni che hanno vissuto la guerra e la Resistenza. Abbiamo ascoltato tanti racconti. Proprio perché le nuove generazioni non hanno più le stesse nostre chance di sentire le storie di quegli anni dalla viva voce dei protagonisti, credo che sia anche un nostro dovere raccogliere quelle testimonianze, divulgarle e portare avanti quei valori. Ho scelto di ripercorrere quella giornata in fiction perché mi sembrava il modo migliore per avvicinarmi ai più giovani e per far conoscere loro la vicenda. C’è ancora voglia parlare di Resistenza dopo 70 anni».

Neve rosso Sangue locandina

Valmala (CN), 6 marzo ’45.
Un gruppo di partigiani è accampato al santuario di Valmala per conteggiare le forze a disposizione a rientro dall’inverno e per stabilire il da farsi nei mesi successivi. La guerra sta quasi per finire.
Caterina, staffetta partigiana, si nasconde perché ricercata dai fascisti.
Viene a sapere che gli alpini della Div. Monterosa, Btg. “Bassano” della RSI, intendono fare un rastrellamento all’accampamento.
Fermata dall’amica Maria e dal fratello, non può andare ad avvertire il gruppo, e la mattina del 6 marzo l’intero distaccamento di partigiani garibaldini viene attaccato.

2 risposte a “neve rosso sangue”

  1. La fotografia è super…ma anche la musica non è male. Anzi… sono andata ad ascoltare su youtube Paolo Spaccamonti e devo dire che la chitarra elettrica e, quindi la sua musica ben si presta come colonna sonora a questo film…
    Davvero bravo…

    Peccato la lontananza avrei partecipato molto volentieri…anche la storia andrebbe conosciuta.

    Grazie per la condivisione
    ciao
    .marta

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