Ritorno di memoria .29

Ritorno sull’argomento del fumo affrontato al .22 riportando il testo di un’amica di web a cui ho risposto.

“Sono beni indispensabili di prima necessità, i tabacchi? Fumare sigarette e magari farle fumare anche ai familiari chiusi a casa, fa bene alla salute? Sono una cittadina di 69 anni che è riuscita il 20 giugno 2011 a smettere di farsi del male grazie a un corso che feci a Roma, ma si riesce anche da soli, io ammisi con la mia famiglia che ero una dipendente persa… 

Da allora so per esperienza personale, confortata dai dati scientifici mondiali, che cessare di fumare da un momento all’altro è possibile e non danneggia assolutamente la salute, è invece vivere liberata da una schiavitù mortale che si paga con la vita. Solo per poche ore si può avvertire una mancanza psicologica se non si è appreso cosa provoca di positivo. Sono un soggetto a rischio perché il tabacco mi ha provocato una grave broncopatia asmatica e mi ha reso invalida, per sempre, e devo solo cercare di contenere i danni e controllarli, sperando, malgrado i vaccini fatti per influenza e polmonite, di non contrarre malattie respiratorie come questo dannato virus Covid19.

Danni che mi sono fatta, consapevole di quanto rischio oggi se fossi contagiata perché già conosco le corse fatte al pronto soccorso in Italia e all’estero, e i ricoveri con l’aiuto dell’ossigeno e le flebo al cortisone. E’ gravissimo averlo solo nominato, questo “bene necessario”, i venditori di tabacchi e gratta e vinci, considerati come indispensabile esercizio commerciale. Criminale è quanto danno fanno ai cittadini italiani e del mondo le Multinazionali del tabacco, complici i monopoli dei governi locali. Grattando la notizia si rischia di avallare l’idea che non si può smettere di fumare, come mangiare e bere, e si pensa che smettere ci darebbe ansia e ci toglierebbe il respiro. Si, fumare è morire poco, a poco.” Doriana Goracci[1]

Cara Doriana, ho messo il suo articolo nei miei preferiti e lo inserirò in una sorta di libro che sto scrivendo sui giorni del Covid19, sono stato colpito a marzo dalla malattia che mi ha costretto a cinque mesi di permanenza negli ospedali della mia zona, lontano da tutti i miei affetti. Non ho intenti altri che rendere pubblica la mia esperienza sperando che serva a qualche negazionista e qualche fumatore incallito. Giacomo Nigro

Intanto il numero di 993 decessi comunicato ieri è il dato purtroppo più alto in assoluto dall’inizio della pandemia, ed è un picco che ha superato il quello del 27 marzo 2020 di 969 decessi. Per sconfiggere la pandemia bisogna trovare il vaccino anti-Covid19. Ci sono tanti annunci sul suo arrivo, il traguardo sembra vicino, in Gran Bretagna pare che siano già in uso come in Russia. Ma quale partita economica e geopolitica si nasconde dietro la corsa al vaccino? Pare una partita geopolitica che va oltre la pandemia stessa.


[1] https://www.agoravox.it/Tabacchi-coronavirus-pandemia-fumo.html

3 risposte a “Ritorno di memoria .29”

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