Siamo oramai al punto che Gianni Morandi è causa di divisione degli italiani in due fazioni. Le urla e le risse su qualsiasi tema del giorno infuriano sui social, la pancia continua a prevalere sul cervello. Il fatto risale all’altro ieri ma continua a montare. Dunque è successo questo: Gianni Morandi mette su Facebook due foto a confronto, una in bianco e nero che ritrae gli italiani che partono per il mondo a cercare fortuna all’inizio del Novecento, e una a colori con i profughi del Mediterraneo dei giorni scorsi. Sopra le foto il Gianni nazionale scrive: «A proposito di migranti ed emigranti, non dobbiamo mai dimenticare che migliaia di italiani, nel secolo scorso, sono partiti dalla loro Patria verso l’America, la Germania, l’Australia, il Canada… con la speranza di trovare lavoro, un futuro migliore per i propri figli, visto che nel loro Paese non riuscivano ad ottenerlo, con le umiliazioni, le angherie, i soprusi e le violenze che hanno dovuto sopportare! Non è passato poi così tanto tempo». Tutto qua. Niente di che e soprattutto niente di divisivo. Solo una frase di buon senso. Gli insulti a Morandi in rete ci dicono, almeno due cose. La prima è che il tema dell’immigrazione è un nervo scopertissimo, reso sensibile anche da una sciagurata miscela di demagogia messa in campo dalla destra fascista di Salvini da una parte e di pregiudizi della massa silenziosa (ma non tanto) dall’altra. Ma la seconda, forse più importante perché riguarda il nostro esserci imbarbariti su tutto e non solo sull’immigrazione, chiama in causa quell’ormai immensa fogna a cielo aperto che spesso è il web, una piazza virtuale dove ciascuno può offendere e insultare senza timore di essere guardato negli occhi né tantomeno schiaffeggiato; quasi sempre senza nemmeno essere identificato. La tecnologia e l’elettronica che mettiamo in tasca, ad esempio, insieme a un cellulare, sono il dio di questo tempo. Gran bella cosa, che può aiutarci moltissimo, ma troppo spesso dimentichiamo che dietro le macchine a touch ci sono e ci saranno sempre gli uomini, con i loro pregi e i loro difetti. In mezzo ai difetti primeggia il razzismo con il suo contorno di fascismo ideologico, la vigliaccheria, che forse è peggio, la fa da padrona. Italiani abbiate un rigurgito di intelligenza altrimenti siamo destinati ad avere ricorsi storici negativi che avevamo messo da parte con i padri costituenti succeduti ai partigiani. A tal proposito ricordiamo che domani è il 25 aprile, esponiamo almeno la bandiera nazionale così come facciamo per i mondiali di calcio (o gli europei), se proprio non possiamo partecipare al tantissime (grazie a Dio ancora tante) manifestazioni celebrative.
5 risposte a “Povera l’Italia che si mette anche contro Gianni Morandi”
L’ha ribloggato su Un Paese più… dipende da noi!e ha commentato:
Siamo alla barbarie degli smemorati!
Concordo su ogni passaggio del tuo post…
Grazie! Fra l’altro domani è il 25 aprile. Anche su questa data cardine della nostra storia repubblicana, corrono pareri e stronzate pazzesche sui social che, ripeto, sono una fogna a cielo aperto così come la nostra società civile reale ridotta in queste condizioni da un ventennio di televisione commerciale fra le peggiori al mondo in punto cultura ed informazione.
Certe persone hanno il cervello in pappa (ma lo hanno mai avuto un cervello funzionante?)
Un dubbio che mi arrovella…