Personalmente resto profondamente colpito nel mio credo politico, Sinistra, Ecologia e Libertà si chiamava il Partito a cui ho creduto. La trasformazione economica operata dal Presidente Vendola della Regione Puglia, da ancora oggi buoni frutti. Non posso credere che la seconda parola dell’insegna: “Ecologia” sia stata così clamorosamente tradita da Nichi. Sicuramente, in appello, sarà dimostrato l’errore di questa sentenza nei confronti della politica di Vendola. La famiglia Riva intanto sembra pagare per tutti compresi i manager di Stato Italsider che a suo tempo hanno posto le basi per la distruzione di un vasto territorio.
Con il rispetto non ipocrita che si deve a Taranto e al territorio pugliese nel raggio di almeno cinquanta chilometri dal centro del siderurgico tarantino, il punto di vista del Giudice che ieri si è espresso non basta. Occorre il punto di vista dello storico. Nessuno ricorda le responsabilità di chi ha scelto di raddoppiare lo stabilimento siderurgico negli anni ottanta, facendo raddoppiare contemporaneamente il quartiere Tamburi a ridosso della fabbrica. Nessuno ricorda la presenza mafiosa in città per fare digerire l’inquinamento ai cittadini in cambio di un posto di lavoro nell’enorme e, spesso inutile, indotto del grande mostro. Nessuno ricorda la scelta scellerata dei governi democristiani che nei “meravigliosi” anni sessanta decisero di installare a Taranto e a Brindisi industrie massimamente inquinanti con la scusa dei porti sul Mediterraneo. Centinaia se non migliaia di ettari di florido uliveto furono sacrificati a Ginosa e dintorni, nella piana del golfo di…
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