Occhi al cielo è la prima web-serie ambientata in un ufficio parrocchiale, (l’ufficio parrocchiale è il cuore pulsante della comunità) e lo fa con tono ironico, spesso provocatorio, in cui i piccoli e i grandi quesiti delle persone sono intrecciati ai grandi dibattiti dell’epoca contemporanea per dare uno sguardo dialettico, lontano dalle “verità” preconfezionate.
La parrocchia è nel DNA della nostra società. E’ uno degli elementi costitutivi del nostro panorama culturale. E pesa. Peppone e Don Camillo sono passati, ma non del tutto, non dappertutto. L’oratorio, in fondo, è sopravvissuto. Le sedi di partito no.
La parrocchia è ancora un luogo dove ci s’incontra e dove s’intrecciano le storie della comunità con i suoi problemi quotidiani: dalle bollette da pagare ai disoccupati che bussano alla porta, dalle paturnie teologiche della catechista ai problemi esistenziali di un parroco che deve gestire anche la propria solitudine.
L’immigrazione, l’omosessualità, l’8×1000, il ruolo della donna, la fecondazione assistita, il fine vita: queste sono solo alcune delle tematiche toccate nella seconda serie, molto meno politically correct della prima. Crediamo che il mettere in discussione le certezze, scardinare i punti di vista, cogliere tutte le sfumature delle cose della vita sia importante e crediamo di non dover dare risposte, ma di stimolare il dubbio in ognuno. L’utilizzo del registro comico, il ritmo piuttosto serrato delle battute, la caratterizzazione dei personaggi che si confrontano permettono di sviscerare i grandi quesiti esistenziali e sociologici con sguardo comico e a tratti irriverente: rideremo insieme, perché ridere è una cosa seria.
Questa è la seconda stagione per Occhi al cielo (citofonare parrocchia), ovvero la prima webserie che racconta il variegato mondo della parrocchia e lo fa con ironia. Tutta l’ironia possibile.
Produrremo 15 puntate (la prima serie si è fermata a 13, ma se il crowdfunding andrà bene magari riusciremo a produrre più puntate del previsto) della durata variabile da 1 a 2 minuti e mezzo.
Il cast è lo stesso della prima serie. Un cast di prim’ordine (con qualche sorpresa che ancora non vi sveliamo): Stefano Dell’Accio è don Paolo, parroco spaesato; Tatiana Allit da Sao Paolo do Brasil è Carmen, perpetua sulla trentina, tutta samba e Copacabana; Toni Mazzara è Beppe il sacrista, più ultra del Toro che credente devoto; Roberto Accornero è Palmiro, l’economo nostalgico sempre in attesa della rivoluzione proetaria; Paola Roman è Adele, la catechista zitella, , bismetica, indomita e (ovviamente) beghina, Marco Morellini è il vescovo. Più spaesato del parroco; Guendalina Tambellini è Francy, la nipote tardo adolescenziale di don Paolo; Omar Ramero è Simone, il capo scout più nerd del creato, con un debole per Dexter il famoso serial killer dal cuore buono; Olivia Buttafarro è Suor Pia, l’unica suora piacente della diocesi, Claudio Sterpone, è Padre Tyson un frate cappuccino con l’ attitudine a regolare i contenziosi sul ring.
La loro parrocchia è a Torino, ed è intitolata a San Giuseppe Lavoratore. Un vero covo di cattocomunisti ! Ma non ditelo ad Adele.
Se volete sapere tutto sulla prima stagione di Occhi al cielo: http://www.occhialcielo.it
P.S.: lo smemorato ha avuto gli sponsali nella chiesa di San Giuseppe Lavoratore. Chi vuole può contribuire alla riuscita dell’impresa n. 2 collegandosi qui.