l’ultima curva

l'ultima curva

Sono un sopravvissuto della curva Z. Io la “signora in nero” l’ho toccata con mano e mentre avevo ormai salutato mentalmente i miei cari e la vita, trovandomi schiacciato tra migliaia di persone che cercavano di sfuggire alla morte, un’ennesima spinta mi ha proiettato verso l’alto, non so neanch’io come (le immagini televisive lo testimoniano), passando sopra inermi tifosi caduti, calpestati e urlanti dolore o già morti, mi sono ritrovato in campo sano e salvo! Questo, perciò, è un debito di coscienza io mi auguro, con questo memoriale-verità, di poter nel mio piccolo, contribuire affinché queste vittime, con il loro sacrificio, non siano morte invano, ma siano state le ultime di questa pseudo-società che rifiuta di vedere e di capire anche davanti all’evidenza.

Nereo Ferlat

A trent’anni di distanza da quel fatidico evento, la perseveranza da parte di migliaia di tifosi juventini che hanno passato il testimone del ricordo alle generazioni successive, fa sì che i 39 Angeli dell’Heysel siano sempre al nostro fianco. Nessuna persona è veramente morta se non muore nel cuore di chi resta, per sempre, e se è un cuore grande come quello di Nereo e dei tanti, come me, che ne tramandano la memoria senza stancarsene i Martiri dell’Heysel sono destinati a rimanere con noi finchè ci saremo. Lo striscione e il bandierone tirati fuori dalla curva juventina al minuto 39 del primo tempo di Juventus – Napoli recitavano così: “Nessuno nuore veramente se vive nel cuore di chi resta per sempre: +39, rispetto”. Lo Juventus Stadium ha ricordato le 39 vittime della strage dell’Heysel, di cui il 29 maggio ricorrerà il trentennale. Attorno all’enorme striscione, i tifosi hanno esposto cartelli con i nomi delle vittime, travolte dalla furia degli hooligan inglesi sugli spalti dello stadio di Bruxelles, sede della finale di Coppa Campioni 1984/85 tra Juventus e Liverpool. Tutto il pubblico ha applaudito a lungo in piedi. Un momento emozionante, forse più della successiva cerimonia durante la quale la Juventus ha ritirato e festeggiato la Coppa del suo 33° Scudetto, dopo aver vinto la partita contro il Napoli per 3 a 1.

striscione Heyselnucleo 1985

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