Amori virtuali
Nel manifesto del libro delle facce
in scena ora va
l’istrionico uomo mascherato.
Per una notte attore
nel delirante plauso di un pubblico di donne sole.
Ritrito il fiabesco canovaccio
di Cenerentole prossime a divenir regine…
Ma…
nel limo dello stagno
affollato e condiviso
il suadente principe non tarderà a gracidare.
Coinvolgente la poesia di Francesca Spadaro che verga il suo libro, pieno d’amore “Nel giardino del sé” .Edito da Armando Siciliano che ha casa a Messina e Civitanova Marche. Nel libro, presentato da Giuseppe Corica, troviamo diversi riferimenti alla stagione del Salone, la Primavera: ”E’ una Poesia del corpo e dell’anima, in cui non potevano mancare gli elementi simbolici o il referente – naturale – dato da tutte le sfere sensoriali che partecipano alla costruzione dei vari brani, sia che si tratti del campo visivo: luna, cielo, stelle, natura, fuoco, roccia; sia che si tratti di quello tattile: vento, aria, stagno, terra, pioggia, grembo, ventre, petali; sia uditivo: grido, soffio del vento; sia olfattivo: primavera, fiori odorosi, fioriti giardini, salvie odorose”.
Aver avuto il privilegio di sentir declamare, esclusivamente per me e, direttamente dall’autrice, la “Sposa del mare” è stata un’emozione impagabile, goduta proprio a conclusione della mia visita al Salone delle Meraviglie. Ho scelto di riportare qui il testo di “Amori virtuali” per evidenziarne il contenuto elegantemente ironico. La composizione rende giustizia a chi è consapevole che il mondo virtuale non realizza la felicità, possibile solo nel reale.
Una replica a “In occasione del Salone Internazionale del Libro di Torino”
L’ha ribloggato su Pietro Gatti il Poeta di Ceglie Messapica.e ha commentato:
Per assonanza d’amore, collego le poesie.