Napolitano è stato criticato “per non aver chiamato donne nei gruppi dei saggi”. Cosa debbano fare questi gruppi, quali i termini e i poteri, quale la conseguenza di ritardare o accelerare la formazione di un governo sono argomenti lasciati a qualche sparuto commentatore o alle manipolazioni dei partiti. “Poltrone anche per noi” è ciò di cui si sono occupate le paladine, e i paladini accorsi in soccorso, dei diritti delle donne rivelando quanto povere siano in generale le capacità di analisi e la consapevolezza.
Se in Italia sguazziamo nel ridicolo, in Tunisia ci si dibatte nel tragico. Il 4 aprile è stato dichiarato dal gruppo internazionale Femen il giorno della Topless Jihad in difesa di ”Amina”.
aggiornamento 20 maggio : In occasione del divieto imposto dalle autorità tunisine alla “riunione religiosa” dei Salafiti di Ansar Al Sharia a Kairouan, sono scoppiate dimostrazioni con scontri sia a Tunisi che a Kairouan. Puntualmente spunta Amina, ma solo sui media occidentali. La narrazione grosso modo è: Amina ha imbrattato la moschea con la scritta Femen ed è stata arrestata| secondo ELLE, invece, non arresto ma prelievo della ragazza a scopo di protezione dagli insulti della folla. Impudentemente Elle fa riferimento per questa notizia a un comunicato “pubblicato sulla pagina Face Book del Ministero Degli Interni della Tunisia” . Già l’affermazione è improbabile di per sè ( non si dà un Ministero che avverta via FB di un’operazione di polizia) ma ancor più falsa, autentico psyop pro Femen, appare considerando che il Ministero non ha alcuna pagina FB (ne esiste da Wikipedia, e un’altra autodichiarata…
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