Credo che sia oramai chiaro che, in attesa delle decisioni del Capo dello Stato, la patata bollente del futuro governo continui ad essere nelle mani di Pierluigi Bersani. Il segretario (al momento non dimissionario) del PD sta in equilibrio sopra la follia del risultato elettorale che è il combinato disposto dei suoi errori passati e recenti con la giusta protesta dell’elettorato che ha consegnato al M5S lo scettro della sua insoddisfazione.
Intanto Bersani e lo stato maggiore del Pd sarebbero pronti ad una mossa di grande impatto: il via libera a votare un esponente del Movimento 5 Stelle per la presidenza di Montecitorio. E di questi segnali di disponibilità, pur sofferta, del Pd, uno dei più significativi sembra essere il passo indietro del candidato favorito dei Democratici, cioè Dario Franceschini, che ha fatto sapere di non voler assumere quel ruolo neanche nel caso che i grillini facessero marcia indietro rinunciando alla posizione…
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