Oggi, sabato 2 febbraio 2013, alle ore 16.00, nel Salone del Centro Civico “B. Centeleghe” in via Gobetti, 2, si festeggia in occasione del 33° anniversario di Collegno Città.
Programma:
- Consegna dell’attestato di Cittadinanza Onoraria simbolica per bambini e ragazzi stranieri nati in Italia;
- Saluto del Sindaco e del Presidente del Consiglio;
- Consegna del premio “Certosa D’oro 2013”
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Si Collegno è la mia città e la mia casa. Qui sono arrivato per fondare la mia famiglia, qui vivono i miei figli. Nato in Puglia e trasferitomi in tenera età a Torino, con mio Padre e mia Madre, per migliorare le condizioni di vita, non dimentico le mie origini, ma rivendico e difendo con orgoglio la mia cittadinanza collegnese. La non proprio piccola Collegno (oltre 50.000 abitanti nei sobborghi di Torino) ha una tradizione democratica e progressista di lunga data, durante e dopo la guerra ha mostrato di se un lato attivo e sempre pronto all’accoglienza. Forse perchè ospitava uno dei più grandi ospedali psichiatrici d’Italia (prima della legge Basaglia) e, per il fatto che i ricoverati provenivano da ogni dove, così come gli infermieri, gli operai, gli impiegati e i medici di quella conservatoria della follia, grande come un piccolo paese. Collegno piccola ma cosmopolita dunque. A Collegno e facile ascoltare il dialetto piemontese, ma spesso il veneto, il pugliese, il calabrese o il siciliano hanno la meglio. Collegno, città solidale, con questo atto della consegna dell’attestato di Cittadinanza Onoraria simbolica per bambini e ragazzi stranieri nati in Italia, manda al futuro governo nazionale un chiaro invito.
7 risposte a “oggi festa della città di Collegno”
Tutto ciò ti fa onore.
E questo….rende onore a tutta Collegno: Consegna dell’attestato di Cittadinanza Onoraria simbolica per bambini e ragazzi stranieri nati in Italia”.
Buoni festeggiamenti!
Grazie cara! Devi saper che la non proprio piccola Collegno (oltre 50.000 abitanti nei sobborghi di Torino) ha una tradizione democratica e progressista di lunga data, durante e dopo la guerra ha mostrato di se un lato attivo e sempre pronto all’accoglienza. Forse perchè ospitava uno dei più grandi ospedali psichiatrici d’Italia (prima della legge Basaglia) e, per il fatto che i ricoverati provenivano da ogni dove, così come gli infermieri, gli operai, gli impiegati e i medici di quella conservatoria della follia, grande come un piccolo paese. Collegno piccola ma cosmopolita dunque. A Collegno e facile ascoltare il dialetto piemontese, ma spesso il veneto, il pugliese, il calabrese o il siciliano hanno la meglio. Collegno, città solidale, con questo atto della consegna dell’attestato di Cittadinanza Onoraria simbolica per bambini e ragazzi stranieri nati in Italia, manda al futuro governo nazionale un chiaro invito.
Speriamo che questo invito venga accolto quanto prima soprattutto con azioni concrete.
Grazie per questa piccola storia di Collegno.
Bussando piano alle volte certe porte si aprono. Come vedi con il tuo commento mi hai stimolato ad arricchire un post che stamattina avevo confezionato in fretta e striminzito a causa degli impegni del sabato: spesa selvaggia buona per una settimana 😉
Grazie a te per avermi fatto conoscere un nuovo Paese (grandissimo direi: 50.000 persone non sono poche!).
Il Sabato spesa e pulizie di casa…ma che @@! Si può dire così? Si, mi dicono dalla regia che si può!
😉
si può, si può eccome si può: du zebedei… pareil 🙂
😀 😀 😀