Quando il suo Servizio Pubblico era Samarcanda o altro nome non importa (tanto fa sempre lo stesso programma), Santoro regalò visibilità a Silvio con i nostri soldi di abbonati Rai. Santoro non è, quindi, nuovo a questi “regali”, già nel 1994 fece campagna elettorale per Berlusconi che ebbe modo di ringraziarlo successivamente con una bella assunzione. Con questo non voglio parlare di rapporto causa effetto, ma di dati obiettivi. Non si capisce veramente come mai Santoro abbia deciso di dare ulteriore visibilità a uno che in queste settimane è sovraesposto mediaticamente in maniera vergognosa, in considerazione del periodo di campagna elettorale: ma quale servizio pubblico questo è uso privato di servizio pubblico (al netto del fatto che l’emittente non è la Rai).
3 risposte a “un regalo via etere”
Sta pulitica indove te vorti puzza listesso de la merda. Ciao Giacomo perdomàme se ho osato troppo
😉
Nessun problema, Franca; quando ce vò, ce vò! 🙂
Si va materializzando lo scenario peggiore. E i sondaggi cominciano a essere univoci, se non nelle percentuali, certamente nel cambio di rotta degli umori elettorali. Sì, il Pd tiene e resta oltre il 30%: ma nessuna delle altre rilevazioni sembra confortare il partito di Pier Luigi Bersani. Nichi Vendola continua a vedere erosi i consensi a Sel dalla lista «rivoluzionaria» di Antonio Ingroia (che comincia a consolidare la sua presenza), il Centro di Monti (e di Fini e Casini) è arrivato al 15%. E soprattutto, continua la rimonta di Silvio Berlusconi: «Dopo Santoro, la sinistra ha cominciato a preoccuparsi davvero», ha annotato con malizia il Cavaliere. E non ha detto una bugia.
Geremicca La Stampa