Il mio bisnonno paterno, Felice u’ zingarieddh’, fu assegnatario di un particella (luec’) in contrada cutugn’ che gravitava più su Massarianuova che su Ceglie, con sua moglie Grazia costruì un trullo con le pietre rivenienti dalla bonifica del terreno e insieme, coi frutti di quella terra, allevarono i figli. Oggi li ricordo tutti e pur vivendo lontano dalla mia terra da quasi quarant’anni conservo un forte legame con essa, con quella terra rossa che sangue e sudore costò ai miei avi.