Guardando ieri mattina la leghista Emanuela Munerato alla Camera, in divisa da operaia, tuonare contro i tagli al trasporto pubblico, un personaggio di Nanni Moretti si sarebbe alzato in piedi gridando: «No, almeno gli autobus no!». Già, perchè questa Lega di smemorati di Collegno, fino a un mese fa incollata alle poltrone di governo, nonostante gli infiniti falsi allarmi con cui fingeva di soffiare sul collo del Cavaliere, ieri ha davvero superato se stessa. Tra i tanti regali. il governo Berlusconi-Bossi, oltre alla slavina di leggi ad personam, salvataggi di Romano e Milanese, voti su Ruby «nipote di Mubarak», ha tagliato nelle ultime manovre oltre l’80% dei fondi per bus, metrò e treni locali, circa 1,4 miliardi su 1,9. Al punto da spingere le Regioni, che gestiscono questi servizi, a restituire simbolicamente le loro deleghe al governo, nel settembre scorso. Continua a leggere!